La famiglia Rondolino, che da sempre sostiene arte e cultura del territorio, desidera rendere omaggio a Vercelli facendo rivivere ai suoi ospiti tempi, memorie e valori della storia di risaia rimasti sconosciuti ai più: verranno qui evocati dal '700 di Stradivari alla generazione delle mondine, dai decenni avventurosi di Giovan Battista Viotti, sino allo sguardo contemporaneo di un grande fotografo su un mondo ormai scomparso, eppure, per chi lo sa cogliere, ancora vivo e radioso alla Colombara, dove è presente l’unico Conservatorio della Risicultura Italiana.
Intrecci di musica, storie e parole risuoneranno negli ambienti della Cinquecentesca Tenuta in un dialogo ideale tra stagioni e tradizioni, persone e territorio per far conoscere
Il tempo della fotografia: l'arte di fermare l'istante. E sarà l'occasione per incontrare Gianni Berengo Gardin, Maestro del bianco e nero, il quale realizzò “Il racconto del ris” (Contrasto 2013) proprio alla Colombara tra il 2010 ed il 2011. Due anni di scatti, ricerche e scoperte continue che hanno ispirato a Cele Bellardone e Dino Boffa “Storia di un libro - Sulle orme di Gianni Berengo Gardin” (Effedì 2018): un omaggio di due degnissimi allievi al Grande Maestro, ma soprattutto un'opera complessa e stratificata, capace di esprimere in un intenso bianco e nero le vibrazioni dell'amicizia, i rimandi dello sguardo, i mille riflessi della vita e dei luoghi.
Mai nella storia della fotografia, è stato dedicato un intero reportage al lavoro di un fotografo.
Il tempo della musica: alla scoperta di Giovan Battista Viotti, prodigio della musica classica nato a pochi chilometri dalle terre che circondano la Colombara che, nonostante abbia esportato la musica italiana nelle corti europee, resta ancora oggi troppo poco conosciuto. A dare corpo a questa dimensione sarà Guido Rimonda, solista del Viotti Festival di Vercelli e oggi tra i violinisti di punta della scena internazionale. Con il suo Stradivari “Leclair” 1721 dalla storia cupa e misteriosa, Rimonda - accompagnato dall'Orchestra della Camerata Ducale - dedicherà a Viotti pagine di profonda e toccante bellezza, prima tra tutte la celebre Meditazione in preghiera. E proprio l'idea di preghiera, intesa come armonia tra l'individuo, il tempo e il mondo che lo circonda, sarà illustrata da Padre Enzo Bianchi, scrittore e saggista che, nella prefazione dell’opera di Bellardone e Boffa, ha saputo riflettere come pochissimi altri sul rapporto spirituale ed esistenziale tra l'uomo, la terra e il cibo.
Fotografi e musicisti saranno disponibili, per interviste e firme del libro nell’atelier dell’artista tedesca Claudia Haberkern che, ritratta dal Maestro nel 2011, da oltre 25 anni vive ed opera alla Colombara. Per le sue sculture - sospese, diafane e leggere - ha sviluppato una tecnica mista usando diversi materiali. Il risultato sembra essere cresciuto in natura ed è questo, forse, l’impulso decisivo per lei: fare arte come tentativo di coltivare la natura. Quella umana.
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