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Spesso si pensa che in agricoltura si inizi a lavorare all’alba, ed è quasi sempre vero, tranne quando si tratta di tagliare il riso.

La raccolta del riso, ad esempio, non avviene mai al mattino presto, per via dell’umidità e della rugiada che si deposita sulle pannocchie. Bisogna aspettare che il sole scaldi le piante e faccia evaporare più umidità possibile. La piantina di riso bagnata, infatti, ostruirebbe il setaccio della mietitrebbia, e così facendo il riso non setacciato prenderebbe lo stesso percorso della paglia, come scarto.


Cosa fa esattamente la mietitrebbia?

Si tratta di un macchinario che taglia la base delle piante di riso e le raccoglie tramite un ‘rullo’, facendole prima passare attraverso vari setacci che dividono i chicchi dal resto delle piante. Mentre i chicchi di riso finiscono in un cassone all’interno della mietitrebbia, il resto delle piante che formano la cosiddetta paglia, viene ‘soffiato’ sul terreno dalla parte posteriore del mezzo.



Mietitrebbia nei campi della Tenuta Colombara - Foto © Sabrina Gazzola 


A cosa serve la paglia, e che fine fa il riso?

Gli scarti delle piante di riso non vengono scartate sui campi per caso, servono infatti come nutrimento per il terreno stesso, o, in alcuni casi, vengono raccolte in balle per il riutilizzo in diversi contesti.

Il riso, che in questa fase si chiama ‘risone’, viene invece scaricato dalla mietitrebbia nei cassoni dei trattori, che lo portano all’essiccatoio dove l’umidità residua viene abbassata ulteriormente per prepararlo allo stoccaggio.

Mentre la maggior parte dello stoccaggio del risone avviene in normali silos o altri ambienti di deposito, per Acquerello la fase di stoccaggio è una delle più delicate. È nei silos della Tenuta Colombara infatti, che inizia il processo di invecchiamento del riso. Per questa ragione i silos sono refrigerati e mantenuti a una temperatura controllata sotto i 15°, così da permettere al risone di riposare a lungo e di continuare il suo processo di maturazione tramite una ‘lenta respirazione’.



I silos a temperatura controllata di Riso Acquerello